Bagatto: rappresentato da un giovane biondo ed avvenente, davanti ad un tavolo sul quale si trovano una coppa (simbolo della capacità ricettiva e percettiva), una spada (simbolo dell’elemento Aria, azione, volontà, elevazione) e un denaro(simbolo della conoscenza somma) in una mano reca un bastone emblema del lavoro e sul capo un cappello a forma di 8, chiaro riferimento all’infinito, meta dell sua opera di comprensione. Il Bagatto è in grado di operare, è l’uomo che intraprende nella piena consapevolezza un percorso interiore forte degli strumenti, che l’Arte assegna alla sua persona. Egli esprime dunque l’io consapevole e pienamente cosciente delle necessità di mantenere fede al segreto, di dare prova di coraggio di volontà e di sapienza per giungere al completamento del suo percorso. Solo tali qualità potranno dargli la possibilità di ottenere l’illuminazione della Luce Massonica, poiché tali virtù e capacità pongono le basi per accedere alla via che porta al massimo grado di conoscenza ed elevazione dell’individuo.

La papessa siede su un trono ed è avvolta da un manto di porpora. ha in testa una tiara d’oro e su di essa la Luna. In una mano ha il libro della conoscenza, mentre nell’altra, due chiavi d’oro e d’argento, che indicano al giovane la necessità di oltrepassare la soglia marcata da due colonne, una bianca e l’altra nera. Le due chiavi sono le forze che si contrastano nell’uomo e nell’universo dando vita al divenire, le stesse che la cultura orientale ci indica come yin e yan: ovvero bene e male, negatività e positività, attività e passività, azione e reazione. Solo colui che riuscirà a trovare l’equilibrio fra queste due grandi forze universali riuscirà a superare questo stadio del proprio percorso di conoscenza,

simboleggiato dall’Imperatrice. Essa è una donna alata recante in una mano lo scettro e nell’altra l’aquila che simboleggia il potere, ma anche l’acume intuitivo, l’intelligenza creativa. Ha in testa un’aureola con dodici stelle ed al suo fianco un fiore, essa simboleggia l’intelligenza non più assorbita dalle vicende riguardanti il nozionismo,l’acquisito, ma attraverso la propria opera intellettiva fa sbocciare il fiore dell’analisi, dell’intuizione, aprendo la strada alla sapienza. La via intrapresa porta al controllo delle proprie passioni e di quanto derivi dal mondo materiale nel quale l’esistenza umana è inserita.

L’Imperatore (IV) infatti siede su un trono cubico, i suoi piedi sono fissi sul terreno, in una mano ha uno scettro e nell’altra la sfera sormontata dalla croce; sulla sua armatura il sole e la luna. Egli siede sul quadrato dei quattro elementi esoterici, li domina, senza subire passivamente la loro azione, egli è padrone della propria natura e pertanto ne ha conoscenza piena.

Il Papa rappresenta la saggia mediazione fra quei principi che muovono il maestro che alberga nella persona che intraprende il percorso verso la conoscenza egli è equidistante rispetto al fermento che sovente agita il pensiero presente nella fede e l’accettazione passiva di essa, queste due dinamiche sono rappresentate dai due religiosi prostrati davanti alla figura del sommo sacerdote e devono riconoscerne la somma autorità.

L’Innamorato. Giovane di bell’aspetto, è conteso da due donne che lo spingono in direzioni, una lo afferra per un braccio e tenta di spingerlo verso il vizio, l’altra poggiandogli una mano sulla spalla lo conduce invece verso la virtù. Egli dovrà scegliere fra le due strade rinunciare all’egoismo, alle dinamiche basse che muovono l’agire umano nella vita passiva.
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