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I Tarocchi sono più di un semplice mazzo di carte, essi rappresentano in vari gradi e livelli di preparazione, la capacità spirituale e cognitiva in un contesto evolutivo che porta l’individuo a liberarsi della propria caduca e disordinata mondanità, per arrivare alla conoscenza del Vero, ossia all’unione con quel principio dell’unità divina, che tutto pervade e determina.
In altri termini ad un’elevata comprensione di sé e di conseguenza al pieno adempimento della propria missione nell’attuale dimensione, consistente nell’elevazione della propria natura, delle proprie azioni, del proprio spirito. Il mito e gli elementi della conoscenza.
Hiram Abif, il Grande Architetto e direttore dei lavori che portarono alla costruzione del tempio di Gerusalemme sotto Salomone è una figura mitologica che incarna in sé il sapere divino. Nella sua figura la massoneria inquadra il percorso dell’individuo, che da inesperto vuole apprendere i segreti della conoscenza.
Mastro Hiram organizza i lavori per la costruzione del tempio, che in sé conterrebbe l’intero scibile umano, conoscenze filosofiche, spirituali e matematiche si fondono in un unica verità universale, della quale il Tempio è portatrice, non è un caso che il Tempio di Gerusalemme è destinato ad ospitare in spirito la presenza Divina, a portarla nella dimensione del visibile.
Hiram organizza i lavori all’interno di un cantiere che vede operai, geometri e maestri appartenenti a diverse etnie, con capacità e competenze eterogenee. L’architetto supremo, guidato dalla Sapienza, divide il lavoratori in tre categorie: Apprendisti, Compagni e Maestri, assegnando loro divise e strumenti diversi ed una specifica parola d’ordine che non avrebbe mai dovuta essere rivelata a nessuno.
Sulla base di questa parola si riceveva anche la paga per il lavoro effettuato. I lavori sembrano proseguire bene, ma tre operai decidono di estorcere con la forza la parola di maestro a Hiram, per accedere al trattamento riservato alla categoria superiore. Lo colpiscono quindi il primo alla gola (simbolo della vita materiale), poi al cuore (sede dell spirito umano) ed infine alla fronte (sede dell’intelligenza).
A questi tre atti corrispondono tre colpe che poi sono anche ostacoli da superare per l’uomo: Nell’ordine detto, la menzogna, l’ignoranza e l’ambizione. Il corpo di Hiram verrà poi recuperato da Salomone e al Maestro saranno celebrate le esequie, degne della sua immensa conoscenza e virtù.
Il grado di Maestro assunto nella massoneria corrisponde dunque alla conoscenza, alla virtù massima e dal mito di Hiram la stessa Società trae la suddivisione simbolica degli stadi del percorso per l’acquisizione della conoscenza, della virtuosa capacità che tende alla realizzazione del bene e dell’uomo.Le 22 lame sono in tal senso un libro che svela tale percorso, lo mostra nel suo compimento naturale, per gradi fino al suo culmine. Veniamo ora al simbolismo nell’accezione massonica dei 22 trionfi.
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